Tag: Internazionalismo

Fin dalla diffusione del pensiero marxista, l'idea di una comunanza di condizione dei lavoratori sfruttati di tutto il mondo che li unisce al di là delle differenze nazionali e li porta a contrapporsi alle rispettive classi dominanti, aveva avuto un notevole peso all'interno del Movimento socialista.

L'idea che l'internazionalismo proletario fosse una risorsa decisiva nel conflitto di classe e la speranza che una palingenesi sociale potesse portare al superamento degli antagonismi nazionali, avevano trovato una propria realizzazione storica nel sorgere delle Internazionali, sebbene queste enunciazioni teoriche coesistessero con una prassi di progressiva integrazione dei vari movimenti socialisti all'interno del contesto nazionale.

L'allargamento degli interessi dall'Occidente al mondo intero e l'impeto dei processi di decolonizzazione, dà nuova forza, negli anni Sessanta, alle tematiche internazionaliste. I movimenti seguono attentamente le vicende cinesi, vietnamite e latino-americane.

Miti, ideologie, parole d'ordine si muovono su scala globale ed è anzi il Terzo Mondo, con le sue masse sterminate e sfruttate, ad essere individuato come il cuore di una possibile nuova rivoluzione al posto dell’Occidente irregimentato nella società del benessere.


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