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Una panoramica dei diversi fondi archivistici e documentari

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La mappatura degli archivi ha consentito di realizzare una prima e significativa ricognizione sulla consistenza, la qualità e le tipologie di fondi conservati in vari istituti sul Sessantotto e sugli attori collettivi che, a partire da quella data, si sono formati lungo la “stagione dei movimenti” nel territorio emiliano-romagnolo. L’attività di identificazione del patrimonio documentario riguarda gran parte dell’esistente ma intende anche offrire spunti e stimoli per ulteriori indagini.

Oltre alle raccolte documentarie che vengono definite “archivi di movimento” perché prodotte da persone che hanno partecipato direttamente a quella stagione, carte sui movimenti sono conservate in fondi di partito (i più rilevanti sono quelli del Partito comunista), sindacali, di associazioni, istituti, circoli politici e culturali nonché in alcuni Archivi di Stato periferici. Sono state censite anche alcune raccolte fotografiche.

La mappatura si è basata su una scheda di rilevazione che comprende il soggetto produttore, la consistenza, gli estremi cronologici, la storia archivistica, una descrizione del contenuto e una serie di descrittori.

Fondo Unione donne italiane (Udi) - Modena

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Fondo Circolo Casa delle donne

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Fondo Anna Rosa Bassoli

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Fondo Prefettura. Ufficio di Gabinetto

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Fondo Partito Comunista Italiano. Federazione di Modena

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Fondo Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria di Modena

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Fondo Gianfranco Contri

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Fondo Maurena Lodi

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Fondo Bruno Messerotti

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Fondo Movimento comunista anarchico modenese

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Fondo Paolo Pompei

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Fondo Franco Zavatti

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Fondo Raccolta fotografica

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Fondo Centro di cultura Ezio Vanoni per gli studi politici, economici e sociali

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Fondo Associazione di studi e di iniziativa culturale Il Portico

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