Video interviste

Le testimonianze dei protagonisti

Videointervista di Marco Natali

Videointervista di Marco Natali

Marco Natali nasce nel 1942 a Piacenza da una famiglia “di estrazione piccolo borghese e cattolica”. Giovanissimo, già alla fine degli anni ’50, inizia ad impegnarsi politicamente nell’organizzazione giovanile della Democrazia Cristiana, che critica “da sinistra” le posizioni del partito sia a livello locale che nazionale, ricoprendo per alcuni anni anche la carica di Segretario Provinciale. Alla fine degli anni ’60 la svolta. Sull’onda dei movimenti e grazie alla frequentazione della facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino, si sposta su posizioni più radicali, aderendo al “Gruppo Gramsci”, di impostazione marxista-leninista. Molto attivo sul fronte del sostegno alle lotte operaie, nei primi anni ’70 entra nel sindacato, impegnandosi sia direttamente sul posto di lavoro in banca, che nell’organizzazione complessiva delle agitazioni dei lavoratori. Dagli anni ’80 ad oggi è un punto di riferimento a livello provinciale del movimento ambientalista.

Data creazione: 20.11.2017

Luogo produzione/origine: Piacenza – Italia

Soggetto produttore / provenienza: Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri – Emilia-Romagna

Compilazione: Maria Irene Venturi – 21.02.2018

Consistenza, supporto e formato: Schede SD, Full HD

Durata: 46'

Stato di conservazione

  • Video: Buono
  • Audio: Buono

Descrizione ambiti e contenuto

Videointervista a Marco Natali effettuata il giorno 20.11.2017 presso l'Istituto Storico della Resistenza e della Età Contemporanea in via Roma 23 a Piacenza

Note alla descrizione

Riprese effettuate con una telecamera fissa sull’intervistato

Sommario

L'intervistato descrive:

  • 00:00 cenni di vita personale: nato nel ‘42 a Piacenza, nel ‘68 ha 26 anni con già una propria storia alle spalle; proviene da famiglia piccolo borghese e cattolica, madre insegnante di scuola elementare e padre chimico presso arsenale militare
  • 01:34 suo inizio politico coincide con ingresso in movimento giovanile della DC a fine anni ’50; area giovanile DC in contrapposizione a vertici di partito, con posizioni di sinistra e prese di posizione pubbliche di rottura ad es. manifestazione a Milano contro Francisco Franco; quadro storico: concilio Vaticano II e assassinio di Kennedy
  • 03:29 scritti di Camillo Torres, prete guerrigliero colombiano, come letture di riferimento; sul sentirsi non comunisti ma mai anti-comunisti
  • 04:14 intorno metà anni ‘60 inizia convivenza sempre più difficile con DC, momenti critici preparatorî di futura rottura; esce da partito e si avvicina a figura di Livio Labor e mondo delle ACLI che avevano posizioni più avanzate su piano sociale e politico; incontri con preti operai e comunità S.Lazzaro di Piacenza
  • 05:37 tra fine anni ‘60 e inizio ‘70, fenomeno diffuso dell’abbandono di legami costruiti durante prima formazione; per lui questo passaggio avviene in età già adulta, 26-28 anni: su piano politico si sentiva già pronto, mentre su piano escatologico è stato più difficile e laborioso a causa della propria sentita e impegnata militanza consolidata in ambiente di provenienza, con precedente incarico di segretario provinciale movimento giovanile DC
  • 07:27 considerazioni su elementi rilevanti per maturazione passaggio: confronto con amici e persone dell’ambiente e ingresso in università; alcuni anni dopo aver terminato istituto tecnico Romagnosi si iscrive a facoltà di Sociologia di Urbino; su ambiente universitario vivace e attivo in anni post ‘68
  • 09:29 entra in gruppo Gramsci (marxista- leninista-stalinista) caratterizzato da approfondimento teorico e composto prevalentemente di sociologi da Trento; considerazioni su proprio atteggiamento quasi fideistico nei cfr nuova militanza ad es. forte rigidità ideologica nell'educazione della figlia
  • 11.56 su attività svolte durante permanenza nel gruppo Gramsci: discussioni infinite su questioni estere e politica internazionale; viaggio di una settimana in Portogallo per Rivoluzione dei Garofani; partecipazione a lotta operaia e picchetti in azienda tessile in via S.Bartolomeo; specificità e diversità del gruppo Gramsci rispetto a movimento studentesco anche per generazione, attenzione a movimento operaio più che a quello studentesco
  • 14:39 nel ‘72-’73 avviene grande scissione interna gruppo Gramsci a livello nazionale: una parte sceglie lotta armata (Curcio, Franceschini), un’altra parte sceglie di entrare in sindacato; di questi molti, lui compreso, entrano in CISL a causa di fortissima chiusura CGIL verso realtà extraparlamentari e rapporti molto conflittuali con PCI; su grandi spazi di azione dentro CISL di Piacenza, più legata a mondo socialista; altri provenienti da movimento studentesco entrarono in UIL
  • 16:20 inizia nuova fase del movimento sindacale e sindacalismo: anni di picchetti davanti a banche della categoria bancari CISL, ma anche davanti a fabbriche metalmeccaniche, tessili, chimiche; lotte interne a banche non corporative ma fortemente politiche fino a fine anni ’70; su incisività del clima sociale generale su realtà storicamente chiuse e conservatrici; perdita di alcuni iscritti in disaccordo con CISL e nascita di sindacato giallo interno in contrapposizione a battaglie politiche di fondo; tentativo di creare sindacati unitari presto abbandonato
  • 19:42 inizio anni ‘80: irrigidimento sindacati, fine idea di unità sindacale, suo abbandono di cariche sindacali
  • 20:30 ricerca di realtà a cui partecipare: adesione a movimenti per la pace ad es. nell’85 a Piacenza contro i Tornado a san Damiano, centrale nucleare di Caorso, base militare USA di Comiso, catena umana ‘97; costituzione di Radio Popolare Piacenza in via Neve su modello di Radio Popolare Milano, interventi legati a ideologia marxista-leninista
  • 23:20 verso anni ‘83-’84 in Italia si affaccia movimento ambientalista dei Verdi, collegato a Piacenza su temi di pace e lotta al nucleare, cui prende parte; a elezioni amministrative ‘85 si presentano con lista e un eletto entra in consiglio comunale; a elezioni nazionali ’87 una deputata entra in parlamento; a elezioni amministrative ‘90 entrano due consiglieri (tra cui lui) e nel ‘95 entrano tre consiglieri
  • 26:46 su trasformazione dei Verdi verso costituzione di partito e abbandono connotazione movimento e sua uscita; altri come lui fondano associazione ambientalista attiva anche su piano politico; considerazioni sul percorso come ricerca di valori e di cultura di tolleranza, ogni passaggio di vita letto attraverso questa lente
  • 29:42 su caratterizzazione sua e degli anni descritti: forte adesione ideale autentica e disinteressata come filo conduttore; la possibilità di far scattare questa scintilla ideale anche in tempi immobili o spenti; rimanere vigili e continuare a esserci in ogni possibile opportunità
  • 35:24 su forte divisione di genere e squilibrio nella coppia riguardo attività politica; rapporto con femminismo non incisivo, nel gruppo Gramsci come nel resto del movimento, ruolo delle donne era evidentemente subalterno; su figura di femminista Paola Leonardi e primi forti interventi di rottura al Gramsci; successivo affermarsi movimento femminista e effetti dirompenti su società e vita quotidiana; totale estraneità dello sviluppo del femminismo da sinistra parlamentare e extraparlamentare; su mancata valorizzazione del movimento femminista per resistenza uomini
  • 42:04 su terzomondismo come elemento trasversale agli anni descritti e per lui anche attuale; su esperienze in Nicaragua e Chiapas; su necessità di allargare propri orizzonti in funzione di interventi significativi sul territorio

Supervisore/curatore: Carla Antonini

Intervistatore: Carla Antonini

Operatore: Gisella Gaspari


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