Video interviste

Le testimonianze dei protagonisti

Videointervista di Ildo Cigarini

Videointervista di Ildo Cigarini

Ildo Cigarini (1949, Reggio E.): Giovane leader della sinistra extraparlamentare e del movimento studentesco dell’Istituto Geometri, si iscrive poi al Pci e svolge attività sindacale nella Cgil. Nel 1975 è nella segreteria camerale, nel 1978 è nella segreteria della Fiom. Nel 1983 è nella segreteria provinciale del Pci. Laureato in scienze aziendali è stato responsabile dell’ufficio studi della CGIL fino al 1981, amministratore pubblico negli anni ottanta, dal 1986 è stato amministratore di un importante cooperativa agroindustriale e vice presidente del gruppo Grandi Salumifici Italiani fino al 2007. Presidente della Lega delle cooperative fino al 2011, è oggi amministratore nella Fondazione Manodori. Da alcuni anni ha approfondito la sua mai sopita passione poetica pubblicando cinque libri di poesie e un poemetto. Con la silloge “Varchi” è arrivato finalista al premio internazionale di poesia città di Marineo e ha ricevuto il premio della giuria popolare al premio internazionale di poesia “La locanda del Doge” (Rovigo).

Data creazione: 10.01.2018

Luogo produzione/origine: Bologna – Italia

Soggetto produttore / provenienza: Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri – Emilia-Romagna

Compilazione: Maria Irene Venturi – 23.02.2018

Consistenza, supporto e formato: Schede SD, Full HD

Durata: 67'

Stato di conservazione

  • Video: Buono
  • Audio: Buono

Descrizione ambiti e contenuto

Videointervista a Ildo Cigarini effettuata il giorno 10.01.2018 presso l'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri in via S.Isaia 18 a Bologna

Note alla descrizione

Riprese effettuate con una telecamera fissa sull’intervistato

Sommario

L'intervistato descrive:

  • 00:18 cenni di vita personale: nato nel ‘49 a Reggio Emilia da famiglia operaia, antifascista e attiva nella resistenza; padre commissario politico della brigata Garibaldi durante la resistenza, poi fotografo ufficiale del Comune; zio paterno partigiano in Jugoslavia e morto là; sorella del padre morta in casa mitragliata dai tedeschi
  • 02:35 forte influenza della figura paterna su approccio politico e culturale dei figli; trasmette a lui passione per letteratura, al fratello per la fotografia; poema del padre ‘La vacca di ferro’ dedicato a lotte operaie presso Officine Meccaniche Reggiane
  • 04:14 svolge studi superiori per geometra, visti come necessità di diploma per il lavoro e per la ricostruzione del dopoguerra
  • 06:07 prime esperienze politiche nel ‘67: influenza di amici entrati in contatto coi Provos olandesi
  • 07:20 aneddoti sulla vita a Reggio pre-‘68
  • 08:15 massima influenza culturale da beat generation: Allen Ginsberg, Jack Kerouac; scrive diverse poesie e crea raccolta assieme a compagni; importanza dell’attività documentaristica svolta dal padre su movimenti operai e popolari
  • 10:20 nel ‘60 partecipa a sua prima riunione politica in sede PCI, con padre e nonno, subito dopo strage di Reggio Emilia
  • 11:10 su attività di documentazione del padre a funerale morti di Reggio Emilia; su Papà Cervi; su Ferruccio Parri; su Pasquino Borghi, prete partigiano fucilato; su chiesa di Acquabona
  • 13:35 diventa dirigente di cooperativa che gestisce spaccio interno a Città del Vaticano
  • 14:35 considerazioni su vicinanza tra sinistra e chiesa nelle campagne: attenzione a povertà, a disuguaglianza; cita esempio di Peppone e Don Camillo
  • 15:15 viene iscritto dal padre a FGCI a sedici anni, come tradizione; non la frequenta perché è più attratto da beat generation e ribellione/anarchia
  • 16:12 influenze culturali: Italo Calvino, Robert Nisbet, Jack Kerouac, Bob Dylan, Donovan; scrive poesia durante periodo guerra in Vietnam 
  • 16:55 nel ‘90 riscuote grande importanza a Reggio Emilia l’imperativo “Chi sa parli” riguardo assassinio Don Pessina a Correggio, lanciato dal comunista partigiano Otello Montanari, su uccisioni primo dopo guerra; provoca grosso dibattito nel PCI
  • 18:52 su tema delle azioni partigiane nel dopo guerra; esempio del padre come uomo di pace dopo la vittoria, che impedisce uccisione di un fascista da parte di due partigiani
  • 19:25 si dice favorevole all'aprirsi di verità storica di episodi accaduti nell’immediato dopo guerra, il racconto del padre avrà su di lui grande influenza per tutta la vita
  • 20:15 su primi quattro anni superiori: ancora su influsso di beat generation, letteratura e musica
  • 20:26 frequenta ultimo anno di superiori nel ‘68; esplosione movimento studentesco e prime grandi manifestazioni a Torino e a Roma; letture centrali sono Herbert Marcuse e Don Milani in circolo culturale creato da un professore
  • 22:37 su libertà come sentimento che animava i giovani; Che Guevara e terzomondismo; non si lega a un percorso politico, nessuna sigla appartenenza
  • 23:40 nel ‘68 c’è prima grande assembla del movimento studentesco a Reggio nel palazzetto dello sport, su tema ‘Lettera a una professoressa’; fallisce tentativo delle autorità scolastiche di impedire assemblea per enorme partecipazione studenti; nascono gruppi studenteschi in ogni scuola cittadina che danno vita a prime grandi manifestazioni cui partecipavano anche 10.000 studenti; lotta contro autoritarismo a scuola e per democrazia interna, slogan mutuati da maggio francese
  • 26:45 su rapido cambiamento del movimento studentesco verso raggruppamenti politici; nell’autunno ‘69 avviene incontro tra movimento studentesco e movimento operaio e prima grande manifestazione congiunta; su occupazioni scolastiche e gruppi di studio e di lettura
  • 28:20 manifestazioni connotate tutte da atteggiamento pacifico e nessuna azione violenta; alta presenza femminile ma testa del movimento sempre in mano a maschi; più tardi prime manifestazioni femministe, guidate da donne e seguite anche da uomini
  • 30:15 due principali direzioni prese da movimento: FGCI e Marxisti Leninisti; lui in quest'ultima formazione; a livello universitario molto presenti i terzomondisti; alla fine entra nel PCI
  • 32:20 suo giudizio su ‘68 e diverse ramificazioni emerse: gruppi di sinistra extraparlamentare, Brigate Rosse, Autonomia Operaia, Prima Linea; incompatibilità delle visioni dei Marxisti-Leninisti e futuri aderenti a Brigate Rosse; su presenza reale e organizzata del PCI a Reggio Emilia
  • 35:35 primo lavoro è presso ufficio scuola del Comune: introduzione di scuola a tempo pieno e prime sperimentazioni di inserimenti di bambini down e autistici; esperienze che anticipano Reggio Children
  • 36:30 riflessi del ’68 su vita di protagonisti del movimento; racconto di episodi di amicizia
  • 40:26 su vari episodi di scontro con la polizia; crescente violenza degli interventi: non gravi in anni ‘68-‘69, molto violenti in anni ‘73-‘74
  • 43:20 ancora su esperienza di lavoro: ingresso in ufficio studi CGIL dove svolge inchieste su decentramento produttivo settore tessile e abbigliamento; nel ‘78 vive contatto diretto con la fabbrica da segretario FIOM, periodo di patto solidarietà sindacati con Sud; diventa segretario provinciale CGIL alimentaristi
  • 47:40 esperienza di due mesi in Calabria in concomitanza della rivolta ‘Boia chi molla’ guidata da Ciccio Franco; invio giovani affiancati da ex partigiani; difesa fisica sede PCI, salvata da distruzione; sua campagna elettorale ‘74-‘75; organizzazione manifestazione a Reggio Calabria con Pietro Ingrao a sostegno di protesta braccianti; su ostacoli incontrati
  • 51:00 rientra in federazione PCI Reggio Emilia, dipartimento economico; ‘86 ingresso in cooperazione, settore alimentare; portata a termine prima grossa unificazione di due aziende leader.
  • 56:10 considerazioni su importanza ricambio generazionale e necessità di prepararlo;
  •  ultimato impegno di formazione dei successori, abbandona incarico; lascia anche altri incarichi e riprende a scrivere, che è attualmente sua attività
  • 57:53 sulla sua preparazione professionale: considera formazione iniziale in sindacato e PCI fondamentale per sviluppo successiva professionali
  • 59:30 ‘68 visto come esperienza auto educante, sia culturale che politica; ricadute più importanti per lui: sviluppo coscienza di sé, prima formazione culturale, base per avere autonomia nel decidere e nel dubitare
  • 1:00:25 ancora su importanza esperienza professionale in federazione PCI come molto formativa; descrizione metodo di analisi
  • 1:02:35 sui luoghi significativi in ambito culturale e di incontro per ‘68 a Reggio: libreria Rinascita, palazzetto dello sport, teatro Valli, scuole in generale
  • 1:03:32 rapporti con circolo cattolico One Way solo sfiorati
  • 1:04:40 su celebrazioni dei cosiddetti matrimoni marxista-leninista come rifiuto del matrimonio borghese
  • 1:05:30 risponde a domande sull'archivio documentaristico del padre e su un documentario in particolare

 

Supervisore/curatore: Giacomo Prencipe

Intervistatore: Giacomo Prencipe

Operatore: Gisella Gaspari


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