Video interviste

Le testimonianze dei protagonisti

Videointervista di Gianni Rinaldini

Videointervista di Gianni Rinaldini

Gianni Rinaldini (1951, Reggio E.) È uno degli studenti più attivi del movimento studentesco del 1968, mentre è studente dell’Iti, assieme al fratello Tiziano, che invece esce proprio quell’anno dal Liceo Classico e che lo precede poi nell’attività sindacale. Negli anni ’80 Gianni Rinaldini è segretario della Fgci a Reggio, poi entra nella Cgil, dove ricopre importanti incarichi nella segreteria provinciale. Rimane segretario della Cgil fino al 1996, quando viene nominato segretario regionale. Nel 2001 diventa segretario nazionale della Fiom, intervenendo personalmente nella crisi della Fiat come interlocutore del movimento sindacale. Nel novembre 2009 ha presentato insieme ad altri leader sindacali un documento dal titolo “La Cgil che vogliamo”, posto in discussione al congresso del sindacato confederato, nella primavera del 2010. Nel 2010 finisce il mandato come segretario generale, carica che passerà al reggiano Maurizio Landini.

Data creazione: 9.10.2017

Luogo produzione/origine: Bologna – Italia

Soggetto produttore / provenienza: Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri – Emilia-Romagna

Compilazione: Maria Irene Venturi – 19.02.2018

Consistenza, supporto e formato: Schede SD, Full HD

Durata: 71'

Stato di conservazione

  • Video: Buono
  • Audio: Buono

Descrizione ambiti e contenuto

Videointervista a Gianni Rinaldini effettuata il giorno 9.10.2017 presso l'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri in via S.Isaia 18 a Bologna

Note alla descrizione

Riprese effettuate con una telecamera fissa sull’intervistato

Sommario

L'intervistato descrive:

  • 00:00 cenni di vita personale; nel ’67-’68 frequenta ITI di Reggio Emilia, considerato avviamento al lavoro in fabbrica; padre partigiano e operaio presso Officine Meccaniche Reggiane, da cui viene licenziato; padre viene incaricato di allargare base elettorale PCI a Isernia e vi si trasferisce con tutta famiglia; aneddoti legati a difficoltà di ambientarsi sua e del fratello a Isernia
  • 08:40 su istanze del ’68: agire sul futuro della collettività, sentirsi partecipi di processo di trasformazione società, clima di rinnovamento trasversale non solo in realtà militanti, relazioni interpersonali, libertà civili, spinta antiautoritaria
  • 10:35 lotta contro cultura classista trasmessa da scuola; diffusione ‘Lettera ad una professoressa’ di Don Milani; aneddoto legato a rappresentazione teatrale dentro Palazzo dello Sport di Reggio Emilia e sciopero scuole; appartiene fin da giovane a FGCI; panoramica su attori principali del ’68: movimento studentesco, FGCI, sindacato metalmeccanici, gruppi organizzati che si contendevano rapporto con studenti
  • 13:40 su ruolo FGCI nel movimento studentesco e sua composizione: apprendisti operai, studenti medi, studenti universitari da Bologna; caratteristiche FGCI e non allineamento con PCI; movimento studentesco a Reggio Emilia prosegue fino a ’72-’73 e ha come referente Sezione Universitaria Comunista (SUC) di Bologna
  • 16:30 temi quali democrazia e rappresentanza, progetto di trasformazione della società perseguiti attraverso diverse iniziative ad es. organizzazione di ‘controcorsi’ presso ITI per preparare davvero studenti al lavoro, occupazione per 10 giorni dell’istituto professionale Ipsia nel ’68
  • 19:37 dal ’69 si diffondono altri gruppi giovanili, ad es. One Way gruppo antesignano di CL e Studenti Democratici organizzati da card. Ruini; su manifestazione congiunta tra diversi gruppi studenteschi (FGCI, Studenti Democratici e altre assemblee) vs invasione Cecoslovacchia; sciopero di FGCI Reggio Emilia a sostegno di operai polacchi viene guardato con freddezza da FGCI nazionale
  • 25:52 sulla democrazia come elemento intermittente della lotta studentesca e dei consigli di fabbrica; nuova ondata di occupazioni delle scuole reggiane tra ’71 e ’72; episodio occupazione liceo classico; su rapporti tra FGCI e PCI
  • 31:57 organizzazione genitori in risposta a movimento studentesco; trasformazione dei costumi e dei rapporti generazionali e familiari
  • 34:40 presentazione di piattaforme studentesche dentro ITI; istanze di lotta; sul rapporto con insegnanti
  • 37:40 inserimento lotte studentesche in quadro più ampio; lotte dei lavoratori come salto di civiltà compiuto da società italiana; Jervis e manicomio; teatri e grandi musicisti, programma ‘Musica/Realtà’; rapporto collaborativo con istituzioni; effervescenza su piano sociale e partecipativo
  • 40:20 svolge ruolo di segretario FGCI ’72-’74; dirigente PCI fino a ’77 presso segreteria comitato cittadino del partito; in seguito si sposta nel mondo sindacale; volontà di trasformazione della società nella democrazia, mai interessato a gruppi extraparlamentari; interesse per filone di carattere conciliare del movimento operaio; considerazioni su paesi del socialismo reale; aspetto gioioso della lotta e appropriazione di libertà
  • 44:25 sul clima culturale e politico anni ’70; consapevolezza di appartenere ad un processo collettivo
  • 46:15 sulla deriva violenta di Alberto Franceschini e altri; su Brigate Rosse e terrorismo
  • 48:40 su influenza dell’eccidio del 7 luglio 1960 a Reggio Emilia sulla propria generazione e su memoria collettiva dell’accaduto; considerazioni su eterogeneità del panorama italiano
  • 56:30 luoghi significativi per il proprio ’68: ITI, stadio Mirabello, Ipsia, luoghi di aggregazione giovanile come campo di pallavolo, circolo PCI-FGCI in via Toschi, circolo Gramsci
  • 1:00:50 episodio legato a ritiro della palla da parte segretario PCI; considerazioni a posteriori su quella stagione: generale amarezza
  • 1:02:36 su professione della madre e importanza del suo lavoro per mantenimento famiglia
  • 1:04:36 ricordi d’infanzia legati a periodo trascorso a Isernia
    1:08:40 sull’impegno del card. Ruini nell’organizzazione dei giovani

 

Supervisore/curatore: Giacomo Prencipe

Intervistatore: Giacomo Prencipe

Operatore: Gisella Gaspari


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