Massimo Giuffredi, detto “Paco”, è nato a Parma nel 1942 da una famiglia della media borghesia laica. Dopo aver frequentato il Liceo classico “Gian Domenico Romagnosi”, si iscrive alla facoltà di Lettere di Bologna. Partecipa ai movimenti studenteschi e giovanili parmigiani del 1968-69. Iscritto al Pci nel 1967, ne esce alla fine del 1970 per fondare il gruppo locale del Manifesto, seguendone le varie vicende politiche fino alla fondazione del Pdup-pc nel 1976.
Laureatosi nel 1970, inizia l’attività di insegnante di Materie letterarie in alcune scuole medie di San Secondo e Parma. Nel 1976 viene arrestato con ad altri militanti dell’estrema sinistra per fatti legati alla “violenza politica” e passa alcune settimane in carcere. Per questa ragione perde il lavoro da insegnante per essere reintegrato dopo alcuni anni.
Quando nel 1984 il Pdup-pc confluisce nel Pci, si allontana dalla politica attiva, dedicandosi alla ricerca storica in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza di Parma, del quale è stato per due anni direttore (2002-2004). Attualmente pensionato continua il suo lavoro di riflessione storiografica con il Centro studi movimenti.
Data creazione: 29.05.2017
Luogo produzione/origine: Parma - Italia
Soggetto produttore / provenienza: Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri – Emilia-Romagna
Compilazione: Maria Irene Venturi – 11.12.2017
Consistenza, supporto e formato: Schede SD, Full HD
Durata: 68’
Stato di conservazione:
- Video: Buono
- Audio: Buono
Descrizione ambiti e contenuto
Videointervista a Massimo Giuffredi effettuata il giorno 29.05.2017 presso il Centro Studi Movimenti in via Saragat 33/a a Parma
Note alla descrizione
Riprese effettuate con una telecamera fissa sull’intervistato
Sommario
L'intervistato descrive:
- 00:17 cenni di vita personale; nato nel ’42, proviene da famiglia piccolo-medio borghese ed è primo laureato in famiglia; vive in Sicilia dal ’49 al ’59, anno in cui rientra a Parma; difficoltà ad ambientarsi dovuta ai frequenti spostamenti (padre dirigente di cantieri edili); frequenta liceo classico prima a Siracusa poi a Parma e viene bocciato diverse volte; frequenta per un anno fac. di Architettura a Milano ma non è la sua strada, nel frattempo si sposa e nel ’64-’65 si traferisce a Bologna per frequentare fac. di Lettere; perde 1-2 anni di studio per via del movimento studentesco e si laurea nel ’70
- 05:22 esperienza del ’68 vissuta prevalentemente a Bologna con qualche fuga a Parma e Milano per manifestazioni e assemblee
- 06:00 emerge presto sua generica coscienza di sinistra ma solo nel ’67 l’adesione politica diviene più concreta e si iscrive a cellula universitaria ‘Lenin’ del PCI bolognese (SUC) assieme a Claudio Sabattini e altri; nel ’68 si iscrive a Parma alla Sezione Longhi del PCI e nello stesso anno organizza prima Festa Unità di Sezione cui viene a parlare Gaetano Colombi; scarso senso di appartenenza a PCI e frequenti rapporti con movimento studentesco
- 11:34 cresce sua insofferenza nei cfr PCI, soprattutto dopo vicende di Praga; tra ’69 e ’70 si avvicina a posizioni del Manifesto, fino a non rinnovare più tessera PCI nel ’70; riunisce gruppo a Parma e prende contatti con Massimo Serafini e Paolo Passarini del gruppo Manifesto di Bologna
- 16:36 rapporti con movimento del ’68; partecipa occupazione di Lettere a Bologna in aprile ’68 contro autoritarismo e didattica arretrata, si respira atmosfera di trasformazione totale e euforia collettiva; intreccio dimensione emozionale con dimensione intellettuale; differenze tra lotte a Bologna e a Parma
- 21:13 lotta contro scuola di classe e università come luogo di riproduzione delle élite di potere; impossibilità di trasformare università dall’interno; stretta correlazione tra movimento studentesco e rivoluzione culturale e sociale; studenti come detonatore della lotta proletaria
- 25:47 considerazioni su atmosfera di rivolta generazionale diffusa; impossibilità di fare storia sul ’68 esclusivamente studiando documenti e dibattito ideologico, importanza della dimensione emotiva/sentimentale cfr Primavera dei Popoli 1848; diffusione strumento assemblea e nuove forme di aggregazione politica
- 31:13 carrellata su movimenti militanti di sinistra; ruolo della stampa es. eco Maggio francese; modalità di fare politica che esprime cambiamento di mentalità
- 33:36 confronto tra movimento a Bologna e a Parma; occupazione fac. Economia e Commercio a Parma; sulle specificità del movimento parmense, piccolo ateneo nell’Emilia rossa: forte legame con PCI, coinvolgimento sindaco Vincenzo Baldassi, occupazioni extrauniversitarie (Duomo, Reggia di Colorno, Teatro Regio)
- 38:54 partecipa a occupazione Aula dei Filosofi 15 agosto ’68 e a contestazioni al Festival del Cinema di Venezia stesso anno
- 42:45 durante anni Settanta si condensa attorno a lui gruppo di persone vicine al Manifesto e il Centro di Iniziativa da lui messo in piedi si ritrova prima sopra cinema D’Azeglio e tra fine ’70 e ’72 in via Gobetti; ottimi rapporti con gruppo di quartiere S.Leonardo; dal gruppo parmense del Manifesto si staccano alcune persone (guidate da Ettore Manno) che costituiranno nuovo gruppo legato a Lotta Continua; considerazioni su insuccesso avventura elettorale ’72 e su incisività Manifesto e LC a Parma
- 50:32 su governo Allende in Cile, il gruppo parmense Manifesto ha posizione intermedia tra MIR (Movimento Sinistra Rivoluzionaria cileno) e PCI e organizza grande manifestazione a Parma; nel ’76, ormai confluiti nel PdUP, aderiscono a campagna nazionale per autoriduzione bollette ottenendo grande successo proprio a Parma; considerazioni su evoluzione movimento ‘68
- 53:54 sullo stile di vita: giornali, abbigliamento, taglio capelli, relazioni sentimentali libere, omosessualità non celata, linguaggio connotato, frequentazione di precisi locali, canzoni di lotta; aneddoto legato alla Comune in cui viveva in via Pasini; netta separazione tra chi continuò esperienza in gruppi extraparlamentari e chi era del PCI o non politicizzato; trasformazione del costume
- 58:47 intraprende carriera di insegnante; ’74 come spartiacque tra prima e dopo, perdita speranza anche legata a logoramento personale; nel ‘74 Manifesto converge in PdUP, che poi assorbirà Avanguardia Operaia con intento di influire su scelte politiche PCI
- 1:02:10 ’77 come fine dell’esperienza del ’68; episodio lancio di molotov contro prefettura nella primavera ’76, conseguente processo, condanna e sospensione da insegnamento; in seguito svolge lavori diversi e riscopre propri interessi storici; fine ’80 viene assolto e reintegrato nel ruolo docente
- 1:06:03 partecipa a ricerca su rapporti PCI e PSI a Parma nel dopoguerra e riprende studio della storia; collabora con Istituto Storico della Resistenza di Parma
Supervisore/curatore: William Gambetta
Intervistatore: William Gambetta
Operatore: Gisella Gaspari