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Ferrara, Ospedale psichiatrico via della Ghiara 36

Ferrara, Ospedale psichiatrico via della Ghiara 36

L’ospedale psichiatrico di Ferrara ha sede intorno a Palazzo Tassoni, edificio rinascimentale che a partire dalla fine del diciannovesimo secolo ospita alcuni reparti ospedalieri. Qui, e nella succursale di San Bartolo, antico convento fuori dalle mura cittadine, si attuerà, a partire dal 1971, la riforma psichiatrica, guidata dal basagliano Antonio Slavich, con i suoi assistenti Amedeo Cicotti, Luigi Missiroli e altri psichiatri. “Il “reparto aperto” ex Lombroso - scrisse Slavich nel suo libro La scopa meravigliante (2003) - era un orrido parallelepipedo, stridente fra la facciata rinascimentale di Palazzo Tassoni e quelle ottocentesche delle abitazione del direttore e dei primari. Era stato inaugurato nel 1960 come “alternativa” mutualistica all'ospedale psichiatrico: l'ingresso era al numero 38 di via della Ghiara, quello dell'ospedale all'adiacente numero 34”. Nel 1972 una mostra itinerante del fotografo ferrarese Paolo Zappaterra, allestita per la prima volta alla Festa dell'Unità che si svolge sotto le mura, racconta gli interni manicomiali, suscitando grande emozione. Nel corso degli anni Settanta, all'interno dell'ospedale trovano spazio anche gli spettacoli teatrali − fortemente voluti da Slavich − del Teatro Nucleo, compagnia argentina fondata da Horacio Czertok e Cora Herrendorf, esuli in Italia dopo l'inizio della dittatura nel paese sudamericano. L'ospedale verrà chiuso nel 1980, anche se resterà comunque operante sino al 1996. Oggi è la sede della Facoltà di Architettura dell'Università di Ferrara.


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