Il Collettivo politico Operai-Studenti viene creato in un locale situato in via Emilia a San Pietro 25, a Reggio Emilia, sulla via principale che attraversa il centro storico della città. Tra i fondatori vi sono Alberto Franceschini e Prospero Gallinari che dall’estate del 1969 si ritrovano in questo locale preso in affitto per discutere di politica. Per i membri del gruppo, in gran parte fuoriusciti dalla Fgci reggiana, l’appartamento rappresenta un luogo di dibattito slegato dalla struttura di partito e quindi percepito come più libero per parlare anche di temi considerati scottanti dai partiti. Nonostante i membri si riconoscano nei principi comunisti, percepiscono infatti nel partito un atteggiamento autoritario e dogmatico nell’affrontare temi di diversa natura. La fama del Comitato travalica i confini provinciali. Verso la fine del 1969 alcuni membri del gruppo prendono contatti con Renato Curcio e, più in generale, con Sinistra Proletaria. Da quest'esperienza reggiana, che si andrà a fondere con quella di Sinistra proletaria - organizzazione che aveva a sua volta avuto un importante momento nel convegno di Chiavari nel novembre del '69, al quale però i reggiani non avevano partecipato - si arriverà all’incontro di Costaferrata, in località Pecorile, sull'Appennino Reggiano, che sancirà la scelta della lotta armata da parte di alcuni componenti del gruppo.