Video interviste

Le testimonianze dei protagonisti

Videointervista di Walter Ganapini

Videointervista di Walter Ganapini

Walter Ganapini (1951, Reggio E.): Frequenta il Liceo Classico “Ariosto” di Reggio Emilia, dove è uno dei pochi figli di operai. L’incontro con Don Giuseppe Dossetti, partigiano e padre costituente, segna profondamente la sua vita. Cattolico, con l’accendersi delle proteste studentesche a Reggio Emilia, Ganapini diventa uno dei leader del movimento all’interno del Liceo Classico. Viene denunciato per “resistenza a pubblico ufficiale” quando alla polizia viene impedito l’ingresso ad una rappresentazione di “Mistero Buffo” di Dario Fo in un circolo privato Arci, evitando però la condanna. Dopo la fuoriuscita di Alberto Franceschini dal Pci, con cui Ganapini ha una accesa discussione, decide di iscriversi al Partito Comunista. Successivamente a Reggio ricoprire l’incarico istituzionale di Presidente del Consiglio di Quartiere della Rosta Nuova che lascia nel 1975, è tra i fondatori di Legambiente e presidente di Greepeace Italia dal 2005 al 2007.

Data creazione: 11.10.2017

Luogo produzione/origine: Bologna – Italia

Soggetto produttore / provenienza: Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri – Emilia-Romagna

Compilazione: Maria Irene Venturi – 9.03.2018

Consistenza, supporto e formato: Schede SD, Full HD

Durata: 83'

Stato di conservazione

  • Video: Buono
  • Audio: Buono

Descrizione ambiti e contenuto

Videointervista a Walter Ganapini effettuata il giorno 11.10.2017 presso l'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri in via S.Isaia 18 a Bologna

Note alla descrizione

Riprese effettuate con una telecamera fissa sull’intervistato

Sommario

L'intervistato descrive:

  • 00:04 cenni di vita personale: nato nel ‘51 da famiglia di mezzadri poi operai; più di un morto in famiglia nella Resistenza; un familiare anche tra i cinque uccisi il 7 luglio 1960 a Reggio Emilia
  • 02:14 (Si ferma, e dopo una pausa dichiara di voler ricominciare da capo) nato nel ‘51 a Reggio Emilia, da famiglia di agricoltori divenuti mezzadri, respirato cultura comunista da sempre; l'ultimo morto antifascista della famiglia tra i cinque uccisi il 7 luglio 1960; situazione di grande povertà della famiglia, ma forte determinazione a far studiare la figlia e il figlio
  • 05:01 tramite la sorella legata a movimenti di liberazione africani, entra in contatto con Oliver Tambo e altri leader del National African Congress
  • 05:43 fondamentale incontro al liceo con Don Giuseppe Dossetti e lunga frequentazione Comunità di Monteveglio; incontra come docente di greco Giancarla Codrignani, legata a movimenti cristiani per la pace nati dopo il Concilio Vaticano II
  • 07:38 altra persona rilevante per lui è Corrado Corghi; formazione al liceo risulta determinante, nel ‘67 prime discussioni su fatti del mondo e nascita idee sul superamento accesso di classe a scuola
  • 09:14 primo luogo di incontro per studenti la libreria Rinascita
  • 10:00 considerazioni su totale differenza tra la Reggio Emilia di allora e quella odierna del processo alla ‘ndrangheta: scadimento legato a diffusione ricchezza anni ‘80 e abbandono valori fondanti
  • 11:40 discussioni fra studenti su bisogno di essere attivi nel cambiamento e nella promozione diritto allo studio; prime assemblee di istituto, svolge ruolo di leader sia per liceo classico che scientifico ma mantiene spirito da ‘cane sciolto’ da influenza dossettiana
  • 13:00 grande successo di adesione al movimento, manifestazioni sia riguardo temi di politica internazionale sia su questioni scolastiche; primi abbozzi di riforme; a manifestazioni fino a seimila persone
  • 13:50 su rapporto delicato con PCI: movimento studentesco visto con diffidenza, tentativo FGCI di egemonizzare il movimento, rimasto però pluralista e autonomo, maturando temi molto oltre la scuola
  • 15:27 temi di rottura dei meccanismi sociali vigenti e contemporaneo cambiamento del tessuto produttivo locale, destinato a produrre alti livelli di ricchezza, che toccheranno il punto massimo nel ‘90
  • 16:10 disponibilità dell’istituzione scolastica locale al confronto con studenti, si svolgono occupazioni con gruppi di studio su modalità di insegnamento
  • 17:12 delinearsi di riforma scolastica scatena reazione conservatrice e reazionaria, esempio di Bologna, ma vengono poste basi per cambiamento della scuola in senso di allargamento delle opportunità
  • 18:42 su importanza di una manifestazione congiunta tra movimento studentesco e sindacati per le Officine Meccaniche Reggiane; minor sospetto verso studenti; primi accenni a possibilità di 150 ore
  • 19:38 libreria Rinascita continua ad essere punto di ritrovo, tra gli ospiti il Living Theatre; Franco Basaglia e l'esperienza a Reggio Emilia di centri di igiene mentale; produzione culturale molto ricca
  • 20:48 apertura del PCI tramite articolo di Luigi Longo rivolto a movimento studentesco; a Reggio Emilia compaiono primi elementi della futura strategia della tensione; attore Lou Castel promotore ala Marxista-Leninista; presente anche la vena cinese
  • 23:24 primi anni ‘70 avviene distacco di Alberto Franceschini e altri da FGCI; escono elementi anche da Sinistra Proletaria e cattolici pro teologia della liberazione ad es. Ognibene; da tale confluenza nasce ‘gruppo dell'appartamento’
  • 24:12 sua presa di distanze da questo gruppo; provocazioni e comparsa di armi, degradato fino a sviluppi successivi verso Brigate Rosse
  • 26:10 piazza Fontana come spartiacque; testi di riferimento quali: ‘Gründrisse’ di Marx, ‘Programma di Ghota’, L’imperialismo, fase suprema del capitalismo’ e ‘Un passo avanti e due indietro’ di Lenin, ‘Proletari senza rivoluzione’ di Renzo del Carria; la Rote Armee Fraktion in Germania; attentato a leader studentesco Rudi Dutschke; fondazione di Lotta Continua a Torino; inizio di Potere Operaio
  • 28:16 si trasferisce a Bologna per università, ma rimane molto in contatto con vicende reggiane; inizio scontri violenti con parti avverse ad es. Fronte Universitario di Azione Nazionale (FUAN); attribuzione di questo scadimento al graduale rivelarsi della impossibilità di un rinnovamento vero in ambito scolastico
  • 30:26 FGCI cerca di includere il movimento al suo interno; nel ’70 si iscrive a PCI
  • 31:05 vicenda a Reggio Emilia dell'uccisione di Alceste Campanile
  • 32:39 fine del movimento studentesco; anni di piombo; sua successiva passione per organismi territoriali, come presidenza di quartiere Rosta Nuova di Reggio Emilia
  • 33:38 realizzazione nuove case popolari su progetto di Albini e Renzo Piano; vengono create istituzioni di quartiere per settore scuola, sanità, vigili; vicende relative a discordanze su nuova edilizia/conservazione; inserimento bambini Down in scuole regolari
  • 37:07 seguono anni di forte impegno in politica culturale; racconto di vicende inerenti; aspetti storici relativi a Reggio Emilia e zone prossime
  • 41:05 tendenze regressive a Reggio Emilia rispetto a precedenti aperture
  • 42:00 considerazioni su resistenze da parte dei governi italiani verso aperture di autentico cambiamento; definizione oggi in circolazione di ‘messicanizzazione’ dell'Italia
  • 42:22 su rappresentazione di ‘Mistero buffo’ di Dario Fo a Reggio all’inizio anni ‘70 contro divieto della questura
  • 45:20 Franco Boiardi come persona di rilievo in ambito culturale in quegli anni a Reggio Emilia
  • 46:18 ‘Soccorso rosso’ e la Comune di Dario Fo e Franca Rame
  • 47:14 lettura di Malcolm X e di ‘Fratelli di Soledad’ di George Jackson e comprensione pericolosità del fenomeno droga usato come mezzo strategico di distruzione del Black Panther Party
  • 47:57 Scontri del ‘77; divisione dei giudizi su gravità della droga e conseguenze estreme del suo uso
  • 49:40 discussione con Alberto Franceschini su lotta armata; giorno seguente sua iscrizione a PCI
  • 51:16 cita manifestazioni operaie al porto di Danzica in Polonia, FGCI e PCI reggiani molto critici su repressione avvenuta e a favore delle lotte operaie polacche; ancora riflessioni in merito a Alberto Franceschini
  • 53:16 su periodo finale BR, rientro da clandestinità di alcuni esponenti
  • 54:00 su come visse stagione del dissenso come cattolico; PCI di Reggio Emilia oltre 65.00 iscritti (seconda federazione al mondo dopo Bologna con 90.000); su figure importanti prodotte da cultura cattolica nonostante massiccia presenza PCI; nei primi anni ‘70 si svolge importante convegno di Cristiani per il socialismo e significato loro presenza e ruolo
  • 55:00 cita esponenti significativi del movimento cattolico di sinistra e loro storia: Luciano Corradini, Adriano Vignali, Franco Boiardi, Maria Mietto, famiglia Prodi, famiglia Piacentini
  • 58:40 ancora su rilevanza di Osvaldo Piacentini e sua vicinanza a Don Dossetti anche durante Concilio Vaticano II; trio composto da Osvaldo Piacentini, Giuseppe Campos Venuti e Giovanni Crocioni definiti come ‘urbanisti cattolico comunisti socialisti’ che disegnavano l'Emilia degli anni ‘70; su ruolo in quegli anni (‘77) dell'ERVET (Ente Regionale Valorizzazione Territoriale)
  • 01:01:04 su proposte Piacentini per valorizzazione Appennino; antesignano del concetto di sostenibilità dello sviluppo
  • 01:02:10 critica vs attuale cancellazione di reparti di ostetricia da ospedali di montagna
  • 01:03:05 valutazioni su diversi aspetti centrali di valorizzazione del territorio montano
  • 01:03:50 sulla grave criticità degli attuali sistemi sanitario e scolastico, esempio della morte di Italo Calvino avvenuta per assenza di strutture mediche nei dintorni di casa sua in campagna; ancora critico sull'attuale tendenza ad accentrare le strutture sanitarie in grandi poli
  • 01:06:10 su sconfitta linea Piacentini in merito a Appennino e conseguenze nefaste su inquinamento Pianura Padana
  • 01:07:54 suo impegno politico cessa nel ‘77, non rinnova iscrizione a PCI; forte delusione per sconfitta di Berlinguer su questione morale e ‘diversità’ del PCI; molto sensibile invece su temi ambientali, influenzato da Piacentini e Don Moroni
  • 01:10:19 su analisi ambientale come chiave di lettura per modelli di sviluppo e interesse sempre coltivato a riguardo; rimane in lui una critica profonda del potere in sé, spregiudicato e senza rispetto della persona
  • 01:11:05 su necessità di comunicare a giovani la volontà di poter decidere sulla propria vita
  • 01:11:24 riferimenti biografici familiari
  • 01:13:15 viene profondamente influenzato da frequentazione di fondatori Lega Ambiente e porta avanti impegno continuativo in settore ambiente; vive anche forti delusioni su scavalcamento da parte di istituzioni delle scelte dei cittadini
  • 01:16:00 considerazioni a posteriori: quello che rimane del ‘68 è di provarci fino all'ultimo perché cambiare si può; nonostante la società attuale l'antagonismo può esistere
  • 01:17:06 sui luoghi significativi a Reggio nel ‘68 e anni seguenti: libreria Rinascita (non più esistente), teatro Valli, teatro Ariosto, per area cattolica anche seminario, ristorante da Italo (non più esistente), caffè Scuro (genere birreria), case dei singoli come luoghi di incontro
  • 01:21:57 sedi di CGIL e PCI divenivano punti di raduno in situazione molto gravi ad es. morti di Avola o golpe in Cile
     

Supervisore/curatore: Giacomo Prencipe

Intervistatore: Giacomo Prencipe

Operatore: Gisella Gaspari


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