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Una mappa interattiva in cui sono geolocalizzati i luoghi più significativi del periodo

Nuovo Centro studi, via Fada

Nuovo Centro studi, via Fada

Il Piano Regolatore del 1965, caldeggiato dal sindaco Walter Ceccaroni e affidato all’architetto Giuseppe Campos Venuti, approva la costruzione di una “città-scuola” nel quartiere della Colonnella, per decentrare la vita studentesca dal sempre più affollato centro cittadino. Questo polo scolastico periferico concentra dunque l'offerta scolastica di stampo tecnico-scientifico della città. Grazie al rigore degli insegnanti e alla ricca offerta formativa, da queste scuole uscirà buona parte della nuova classe media riminese.

Qui trovano sede alcune scuole che accentrano il dibattito giovanile di quegli anni. Nel 1966 in via Tambroni viene trasferito l’Istituto tecnico industriale, sede distaccata dell’Istituto forlivese, da cui nascono i primi scontri studenteschi nella provincia. Sempre dal 1966-67 viene qui stabilita la sede dell’Istituto tecnico commerciale e geometri Roberto Valturio, che sotto la guida del severo preside Remigio Pian diventa un fiore all’occhiello dell’offerta didattica cittadina. Nel dopoguerra la sede dell’Istituto tecnico commerciale era stata per i primi mesi palazzo Buonadrata, dove si ospitavano a turno le lezioni dei vari Istituti. Le aule vengono poi trasferite al primo piano del palazzo Gambalunga, con presidenza e segreteria ospitate in piazza Malatesta 16, presso i locali della famiglia del professore di diritto Gaetano Frioli, futuro successore di Remigio Pian alla dirigenza della scuola. Il suo ufficio è in prossimità della scalinata che porta al primo piano del palazzo Gambalunga. Ed è proprio da quella soglia che, ogni mattina, Pian esce per controllare personalmente l’abbigliamento degli studenti. La divisa sembra preannunciare l’uniforme della futura vita lavorativa: giacca e cravatta per i ragazzi e grembiule nero, colletto bianco e capelli preferibilmente raccolti per le ragazze. Chi non rispetta questa divisa è obbligato a tornare a casa per cambiarsi e può essere ammesso alle lezioni soltanto con indosso l’abbigliamento richiesto. 

Dal 1970 viene qui istituito anche il secondo Liceo scientifico riminese, intitolato ad Albert Einstein. Analogamente al Liceo classico, anche qui i movimenti del '68 acquisiscono un ruolo di primo piano: i leader studenteschi Fabrizio Diotallevi della Fgci e Maurizio Lazzarini di GS frequentano queste aule e il Valturio è soggetto a diverse occupazioni. 


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