Tag: Culture

Il Movimento sviluppa una propria cultura alternativa, contraria e separata da quella dell’establishment. Questa cultura underground poggia, un po’ ovunque, su una fitta rete di case editrici, di etichette discografiche indipendenti, di gruppi teatrali, riviste, spazi sociali, librerie, produce uno specifico genere musicale, il rock, film e opere letterarie di culto.

Al cuore di molti di questi filoni vi è un attacco alla società dei consumi, sebbene essi finiscano per generare propri oggetti di culto e consumo, “altri” rispetto a quelli dominanti.
Si sviluppano anche stili di vita alternativi come quello degli hippies, che rifiutano denaro e proprietà privata e vivono in piccole Comuni, predicano la libertà sessuale, il ritorno alla natura, il pacifismo, ecc... Si crea anche una estetica del movimento: si diffondono barbe, capelli lunghi, fazzoletti rossi, l’eskimo come abbigliamento identitario.

Per quanto riguarda l’Italia, verso la metà degli anni ’60 fanno la loro comparsa subculture e controculture giovanili, come quella Beat o Provos, il cui orientamento è libertario, pacifista, non violento, contrario al paternalismo borghese e alla repressione sessuale. Tali gruppi mettono in discussione anche le tradizionali concezioni del tempo e dello spazio, rifiutando l’idea di una vita organizzata sulla base di scadenza professionali.


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