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All’inizio dell’estate 1968 un gruppo di giovani del movimento studentesco organizza un’azione di sostegno alla lotta degli operai Fiat collocando una piccola Tenda di solidarietà in piazza Mazzini a Modena. La lunga protesta dei sindacati contro la direzione dell’azienda, ricordata come la vertenza Fiat, era iniziata il 27 giugno e si basa sulla richiesta di aumenti salariali per tutti i dipendenti, di giuste qualifiche e del riconoscimento dei delegati di linea e di reparto. In fabbrica, scioperi di due ore per turno incidono sulla produzione con il minimo danno per i lavoratori. All’esterno, la vertenza coinvolge istituzioni locali e movimento studentesco. I promotori della Tenda in particolare sono convinti che dal successo della vertenza Fiat dipenda per la classe operaia modenese la possibilità di ottenere dei miglioramenti nel contratto nazionale dei metalmeccanici. In più, i giovani, insieme ai gruppi di estrema sinistra, si riversano ai cancelli della fabbrica per diffondere volantini e organizzare momenti di discussione. Anche quando, in settembre, la polizia sgombera il presidio di piazza Mazzini, una nuova tenda viene collocata davanti alla Fiat. Se i dipendenti più legati al Pci si dimostrano diffidenti verso l’iniziativa e la lotta alla Fiat raggiunge risultati solo parziali, la Tenda di solidarietà permette di allacciare i primi contatti tra studenti e gruppi operai e la vertenza Fiat diventa un vero evento cittadino.