Luoghi

Una mappa interattiva in cui sono geolocalizzati i luoghi più significativi del periodo

Salone Comunale di Forlì (Municipio), Forlì

Salone Comunale di Forlì (Municipio), Forlì

La sala di rappresentanza del Comune di Forlì è occupata la sera del 20 settembre 1968 a conclusione di un dibattito sulla guerra in Vietnam. Secondo un piano concordato fra il nascente Movimento studentesco forlivese, la Fgci, la Fgsi e altre organizzazioni giovanili di partito, viene prima proposta la trasformazione del dibattito in assemblea e poi l’occupazione dell’aula. Una parte dei presenti aderisce all’iniziativa, gli altri abbandonano la sala. Dal balcone della sala sono esposti striscioni in solidarietà con i Vietcong e manifesti recanti massime di Lenin o di Mao, mentre la bandiera del Vietnam del Nord è appesa alla statua di Aurelio Saffi, collocata nell’antistante piazza centrale della città. Contemporaneamente, attraverso gli altoparlanti, i giovani annunciano alla cittadinanza “che l’assemblea ha deciso l’occupazione del salone comunale per proseguire il dibattito politico al di fuori di ogni schema tradizionale e burocratico e per impostare un nuovo tipo di lotta antimperialista”. In breve giungono il Commissario Prefettizio e il Questore con un nutrito contingente di carabinieri, guardie di PS e Vigili Urbani. La sala viene sgomberata in un paio d’ore. Sette sono i fermati, poi rilasciati. Terminata l’occupazione, si svolge un’assemblea fra le varie anime della protesta presso la sede del Pci in Piazza Cavour che rappresenta una sorta di atto di nascita del Movimento studentesco forlivese. Il Salone comunale è anche il luogo in cui si svolgono importanti assemblee operaie, sindacali, iniziative di partiti e associazioni, in cui la cittadinanza si ritrova all’indomani di importanti e drammatici avvenimenti come la strage di Piazza Fontana.  


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