Lo storico teatro “Alessandro Bonci” di Cesena è il luogo in cui si svolge la contestazione studentesca della politica culturale “borghese”, sulla scia di una serie di dimostrazioni avviate da quella alla Scala di Milano il 7 dicembre e, in regione, da quella di fine dicembre al teatro di Parma. La prima azione di contestazione si svolge il 3 gennaio 1969, con il lancio di volantini da parte di un gruppo di studenti in platea. Viene denunciata la natura classista del teatro in Italia e si esprime protesta per i fatti di Avola e Viareggio. Si scatena un parapiglia con intervento della Polizia e alcune denunce. Il Pci difende i manifestanti e condanna l’intervento della Polizia mentre i partiti di governo e il «Resto del Carlino» condannano in maniera durissima l’azione degli studenti. Il giorno successivo, la replica dello spettacolo "2+2 non fa più 4" vede una nuova dimostrazione studentesca e, ancora una volta, il lancio sulla platea di centinaia di volantini. L’aria di rinnovamento porta a un cambio nella programmazione del Bonci già nell’anno seguente e, soprattutto, dal 1970, con la nuova gestione, a una rassegna di teatro d’avanguardia nel Ridotto e a spettacoli prodotti da cooperative nel cartellone ufficiale.