Video interviste

Le testimonianze dei protagonisti

Videointervista di Elena Montecchi

Videointervista di Elena Montecchi

Elena Montecchi (1955, Reggio E.): Studentessa delle Magistrali durante il ‘68 reggiano, lavora giovanissima alla Federazione Provinciale del Pci, dove dirige la commissione femminile. Nel 1985 è eletta consigliere e assessore ai servizi sociali del comune di Reggio. Nel 1986 entra alla Camera dei Deputati. Confermata con le elezioni del 1987 e 1992, è eletta nel collegio della Bassa nel 1994 e nel 1996. Diventa sottosegretario prima al Lavoro, poi ai Rapporti con il Parlamento, infine alla Presidenza del Consiglio sia con il governo Prodi, che con i governi D’Alema e Amato. È rieletta nei Ds (di cui è vice presidente del gruppo parlamentare alla Camera) nel collegio dell’Emilia Romagna con le elezioni del 2001. Appassionata di musica, ha scritto diversi articoli di critica musicale per l’Unità ed è stata tra le fautrici del concerto degli U2 nel 1997 al Campovolo di Reggio.

Data creazione: 31.01.2018

Luogo produzione/origine: Bologna – Italia

Soggetto produttore / provenienza: Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri – Emilia-Romagna

Compilazione: Maria Irene Venturi – 8.02.2018

Consistenza, supporto e formato: Schede SD, Full HD

Durata: 53'

Stato di conservazione

  • Video: Buono
  • Audio: Buono

Descrizione ambiti e contenuto

Videointervista a Elena Montecchi effettuata il giorno 31.01.2018 presso l'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri in via S.Isaia 18 a Bologna

Note alla descrizione

Riprese effettuate con una telecamera fissa sull’intervistato

Sommario

L'intervistata descrive:

  • 00:40 cenni di vita personale: famiglia con forte tradizione antifascista, cooperativa, socialista e comunista; nonno materno fuggito in Francia, partecipò a Resistenza francese; famiglia paterna prese parte a Resistenza in Italia; padre fu dirigente cooperativo tutta la vita, perseguitato sotto Mario Scelba; madre lavorò sempre in cooperativa
  • 02:18 cresciuta in quartiere molto connotato da vicende cooperative, movimento socialista del ‘900 e ruolo in Resistenza
  • 03:38 forte influenza dell’ambiente familiare e di amici di famiglia, letture orientate a impegno civile e politico; impara a leggere su pagine del quotidiano Unità
  • 05:18 forte interesse per musica fin da piccola condiviso da famiglia, assieme a passione per ballo e cinema
  • 05:50 battaglie pre ‘68 vissute col padre, ad es. manifestazione nel ’67 contro guerra in Vietnam conclusasi con concerto di Nomadi e Nuovo Canzoniere Italiano
  • 07:25 nel ‘68 inizio attività politica con diffusione Unità e frequentazione circolo FGCI; manifestazioni più sentite erano quelle contro guerra in Vietnam
  • 08:45 su forte influenza cultura americana nella sua formazione: cinema e musica
  • 09:20 partecipa ad autogestione in scuole occupate; intenso legame con amici di quartiere e con territorio, ad es. luogo di ritrovo in sala parrocchiale; scelta della scuola in funzione di sbocco lavorativo; sull’ambiente prevalentemente di sinistra ma pochi impegnati attivamente
  • 11:50 ancora su musica come fattore aggregante così come quartiere, dove ha primo impatto con ‘68; molto sentito tema Vietnam; occupazione parco per autogestione area verde assieme amici di quartiere
  • 13:20 considerazioni su autogestione come modello di rappresentanza territoriale tipico del ‘68; sviluppo successivo in tutti i settori ad es. salute, scuole materne
  • 14:45 su organizzazioni femminili come UDI: anticipazione del femminismo e basi per nascita di scuole di infanzia e nidi
  • 16:10 ribadisce centralità di quartiere di appartenenza per sua formazione e per creazione rapporti cittadini-operai su tema salute: da queste basi nasce medicina del lavoro
  • 17:08 ‘68 come momento di espansione di visioni dal basso e territoriali, oltre che come movimento studentesco e operaio; successiva involuzione del processo avviene con passaggio da movimenti extraparlamentari verso Brigate Rosse, accade anche a Reggio
  • 18:40 aspetti culturali: rottura avviene non solo nei modi di fare politica ma anche in produzione di cultura in generale; innovazione portata da Gruppo '63 in letteratura; nuovo cinema oltre il neorealismo; grande esplosione di libertà culturale e partecipazione attiva di ampia base di persone mai coinvolte prima
  • 20:30 sul passaggio da privato a pubblico del Teatro Municipale di Reggio Emilia nel ’68, con spettacoli di Dario Fo e concerti di Maurizio Pollini; nasce programma ‘Musica/Realtà’ in cui si portava musica classica nelle fabbriche
  • 22:00 su difficoltà di rapporti tra nuova cultura e istituzioni: grosso impatto mediatico dell’occupazione cinema-teatro Pedrazzoli di Fabbrico come espressione di questo contrasto; senso di grande libertà e inclusività della cultura; frequenti sgomberi e chiusure di circoli, puntualmente ri-occupati coinvolgendo grandi protagonisti dell’arte ad es. attori del Living Theatre, Gian Maria Volonté, regista francese Marc'O (Marc-Gilbert Guillaumin), poetessa islandese Róska Oskardottir, poeta Manrico Pavolettoni e altri
  • 26:40 su grande spinta culturale del ‘68 e su rapporto cultura-autogestione: grande diffusione di cineforum dal ‘68 in poi, con programmazioni che includevano anche nuova cinematografia tedesca e francese; accessibilità e diffusione capillare di circoli/teatri tutti autogestiti
  • 28:00 sul successo straordinario della manifestazione culturale ‘L’estate romana’ (da ‘77 a ‘85) organizzata da assessore Renato Nicolini; su altri assessori formatisi nel ‘68 e loro azioni culturali intraprese dal ’74-’75 in poi come risposta al pesante clima degli anni di piombo; raffronto con iniziative avviate da comune di New York dopo 11 settembre 2001
  • 30:44 su grande rinnovamento anche in ambito della cultura amministrativa: forme di partecipazione territoriale; richiesta massiccia riforma sanitaria, arrivata nel ‘78
  • 31:12 sul tema dell'antipsichiatria e de-istituzionalizzazione; arrivo in Emilia di medici da tutta Italia con ogni tipo di specializzazione per contribuire a battaglia contro manicomi; sull’esperienza di Giovanni Jervis, anche lui sessantottino e fortemente in conflitto con le amministrazioni e con il PCI
  • 33:50 sul tema della salute di lavoratori e cittadini, per proteggerli da effetti nocivi delle aziende di ceramiche; nascita medicina del lavoro e medicina ambientale
  • 34:50 considerazioni su battaglia nella scuola e il voto politico; riforma sanitaria del ’78 come onda lunga del ’68
  • 35:50 prima presa di coscienza delle donne avviene in questo periodo in aperto conflitto con maschilismo presente in movimento studentesco e in sindacato
  • 37:10 su nascita dei collettivi femministi post ‘68 e battaglie civili come legge su aborto; considerazioni su apporto fondamentale da Movimento Radicale e mondo liberale sia per battaglia su divorzio che su aborto; su strategia di autodenuncia dei medici per portare alla ribalta il problema degli aborti e centri clandestini dove farlo
  • 39:15 ‘68 apre questione della condizione delle donne in modo inevitabilmente conflittuale, anche rispetto a movimento studentesco ed extraparlamentare
  • 40:30 ancora su occupazione cinema-teatro Pedrazzoli, detto Pluto, a Fabbrico, chiuso per l'ennesima volta a luglio ‘68, come momento molto significativo; descrizione di attività e protagonisti; su grande proliferazione di produzioni teatrali e i molti teatri nell'area di Reggio e provincia
  • 45:26 su propria carriera politica: da segreteria di Sezione PCI a Consiglio Comunale nell’80 e ancora nell’85; su sostegno della gente del quartiere per contribuire alla sua elezione; su partecipazione al governo Prodi, fino al gennaio 2008
  • 50:40 su campagna per il referendum sul divorzio svolta con UDI, come momento molto coinvolgente e formativo; campagna elettorale per il divorzio come elemento trainante per crescita di una classe dirigente femminile, anche in movimento femminista; ruolo fondamentale del voto delle donne e parte dei cattolici

 


Supervisore/curatore: Giacomo Prencipe

Intervistatore: Giacomo Prencipe

Operatore: Gisella Gaspari


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