Luoghi

Una mappa interattiva in cui sono geolocalizzati i luoghi più significativi del periodo

Teatro Romagna, via Episcopio Vecchio, Forlì

Teatro Romagna, via Episcopio Vecchio, Forlì

Il 21 ottobre 1956, assieme alla nuova Camera del lavoro di Forlì, viene inaugurato l’annesso “Teatro Romagna” con una capienza di oltre 800 posti. Il teatro fino alla fine degli anni Ottanta è il punto di riferimento della vita politica, sociale e culturale della città. Dopo la ristrutturazione del 1989 è adibito a sala cinematografica (“cinema Ciak”) con due sale da 300 e 200 posti. Nel 2007 la Cgil si trasferisce e vende l’intero immobile, così che il “Teatro Romagna”, in parte demolito, si trova oggi in uno stato di abbandono. Tra il 1968 e il 1969 presso il “Teatro Romagna” confluiscono la maggior parte dei cortei di protesta studenteschi e dei lavoratori e si tengono le principali assemblee cittadine. La mattina del 19 novembre 1968 gli studenti degli istituti superiori forlivesi aderiscono a uno sciopero generale indetto dal Movimento contro la repressione della Polizia e confluiscono in assemblea al “Teatro Romagna” e in sala Mazzini. Il «Resto del Carlino» parla di 2800 studenti assenti dalle aule. Successivamente, gli studenti inscenano un lungo corteo fino a viale della Libertà scandito dal grido “La scuola è il nostro Vietnam” passando davanti agli Istituti magistrali, presidiati dalle camionette del Reparto Celere della PS, per ritornare al “Teatro Romagna” passando per Corso della Repubblica. Nel pomeriggio centinaia di studenti organizzano un’altra assemblea al “Romagna” mentre alcuni militanti della gioventù missina, entrati per distribuire volantini, vengono scacciati in malo modo.


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