Piazza Maggiore è il cuore di Bologna. È il naturale punto di arrivo dei cortei e luogo di comizi del movimento studentesco e del movimento operaio. Tra questi ricordiamo la manifestazione del 31 gennaio 1967, che rappresenta l’inizio della contestazione nelle scuole medie bolognesi. Il movimento studentesco manifesta inoltre il 12 aprile 1968 contro l’attentato a Rudi Dutschke e partecipa a manifestazioni di lavoratori quali quella del 26 aprile 1968, quando 3000 operai e studenti arrivano in corteo dalla Bolognina, e quella del 7 giugno 1968, quando a una manifestazione di metalmeccanici partecipa il segretario della Fiom Bruno Trentin. Vi sono poi le manifestazioni di solidarietà internazionalista: quelle contro il regime dei colonnelli greci (25 aprile 1967) o contro l’intervento americano in Vietnam, e quella del 21 maggio 1967, in cui si svolgono scontri con la polizia e vengono arrestate 11 persone. Altri scontri, durante i quali vengono arrestati tre universitari e un liceale, avvengono il 2 ottobre 1968, quando il movimento studentesco contesta il convegno dei medici del lavoro, che si svolge a Palazzo re Enzo. Gli studenti accusano i medici del lavoro di non tutelare la salute in fabbrica. Partecipate sono le manifestazioni cittadine di protesta del 3 dicembre 1968 e del 9 aprile 1969, in occasione degli eccidi di Avola e di Battipaglia. Gli studenti a volte prendono parte alle manifestazioni sindacali o – come avviene il 1° maggio 1968 – invia un messaggio per la festa dei lavoratori. Altre volte c’è contrapposizione, come il 19 novembre 1969, quando il servizio d’ordine sindacale, in occasione di uno sciopero generale indetto per una diversa politica della casa, non permette l’accesso a piazza Maggiore a un corteo di studenti.