“Sotto gli occhi increduli di un intero paese”, dall’8 al 18 agosto 1967 è organizzato a Fiumalbo, nell’Appennino modenese, la rassegna di poesia sperimentale Parole sui muri. È un evento emblematico e singolare per la ricerca di linguaggi e percorsi originali che riunisce alcuni tra i protagonisti delle neo-avanguardie internazionali, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco comunista Mario Molinari e ai tre artisti della Galleria Alpha di Modena Adriano Spatola, Claudio Parmeggiani e Giuliano Della Casa (firmatari insieme a Molinari del “manifesto” del meeting). Per dieci giorni l’intero paese viene sconvolto e occupato da artisti e poeti d’avanguardia di varie parti del mondo, rendendolo una sorta di spazio-laboratorio artistico a cielo aperto. L’happening si svolge in un clima di ludica provocazione intellettuale e viene avvertito immediatamente come mitico dagli stessi invitati: giovani interpreti di una proposta culturale rivoluzionaria, che riempie uno “spazio” insieme mentale e fisico, fornendo chiavi di lettura delle loro sperimentazioni, con versi dipinti sui muri, performance e reading.
Alla rassegna, destinata a fare scalpore (ne parla anche la rivista «International Times») partecipano artisti noti o emergenti, come Henri Chopin, Corrado Costa, Franco Vaccari, Jean Le Gac e molti altri. L’evento, per la sua carica trasgressiva e per i suoi connotati anche politici, suscita furibonde polemiche, ma viene ripetuta in tono minore anche l’anno successivo con 108 artisti.