Luoghi

Nella città di Forlì, non ancora polo universitario, il Movimento studentesco interessa gli studenti degli istituti medi superiori e, fra questi, con un ruolo trainante, l’Istituto Tecnico Industriale “Guglielmo Marconi”. Le prime mobilitazioni si verificano nell’ottobre 1967, sul tema dell’orario spezzato: gli studenti mettono in evidenza come le lezioni pomeridiane arrechino difficoltà economiche per chi proviene dalla provincia (la maggioranza degli alunni) e inoltre sottraggono “tempo libero da dedicare allo studio e ad altre attività extrascolastiche ma necessarie per una migliore formazione dello studente”. Alla protesta degli studenti dell’ITI si aggiunge quella delle studentesse dell’Istituto Professionale Femminile “Melozzo da Forlì” che, a loro volta, protestano per i turni pomeridiani. Nella giornata del 27 ottobre 1967, in solidarietà con gli studenti dell’ITI, sfilano in corteo anche studenti di altre scuole forlivesi. Altri scioperi si verificano a Cesena e Rimini.  Lo sciopero degli studenti dell’ITI prosegue fino al 6 novembre quando il Provveditore agli studi accoglie, sostanzialmente, le richieste degli studenti. Nel gennaio 1968 circa 2000 studenti dell’ITI, dell’Istituto per Geometri e dell’Istituto per Ragionieri sono puniti con la diminuzione di un punto della loro valutazione in condotta per la partecipazione agli scioperi dell’ottobre/novembre 1967. Gli scioperi all’ITI proseguono anche nel novembre 1968 e il 15 dicembre 1969 gli studenti organizzano un corteo in reazione all’attentato di Piazza Fontana (Milano).