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Lamberto Valli (Forlì, 1932-1973) professore, intellettuale, cattolico democratico, era impegnato in numerosissimi tipi di attività sociale e dedica all’insegnamento molte delle sue forze. Dirigente di Azione cattolica in ambito parrocchiale e diocesano, entra giovanissimo nel Consiglio Centrale del Movimento studenti della Gioventù cattolica e, appena ventenne, è designato alla direzione dei primi campi-scuola estivi organizzati dalla Giac. Dal 1966 al 1971 è presidente provinciale delle Acli. La sua casa, in viale Salinatore a Forlì, è descritta dai testimoni dell’epoca come un porto di mare, pieno di giovani, di varie generazioni, un gruppo vivace e numeroso che necessita di uno spazio più grande per riunirsi. Intorno alla metà degli anni Sessanta, infatti, Valli inizia a organizzare una serie di seminari rivolti ai giovani presso la parrocchia di Ravaldino. I temi sono i più disparati e, per allora, anche più spregiudicati: la pace, il sesso, la scuola, la religione. Da questo gruppo composito emergono alcune delle figure più rappresentative del Movimento studentesco forlivese e saranno infatti i ragazzi di Valli a dar vita al corteo “Contro la violenza istituzionalizzata” dell’8 giugno 1968, in occasione dell’assassinio di Bob Kennedy. Al corteo partecipano anche esponenti della Fgci e di Gioventù studentesca ed è considerato uno dei primi momenti di mobilitazione studentesca a Forlì.